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Arcidiocesi di
Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia


La fondazione della diocesi di Nusco si deve all’opera congiunta del condottiero normanno Roberto il Guiscardo e dell’arcivescovo di Salerno Alfano I e si colloca nella
seconda metà dell’XI secolo. La storia della Chiesa nuscana è strettamente legata alla figura di Amato, arciprete della comunità, scelto da Alfano I per la cura spirituale del popolo. Le eccezionali virtù morali di Amato e la sua costante fedeltà nei confronti di Roberto il Guiscardo, gli permettono di essere nominato il primo vescovo della diocesi di Nusco, non prima del 1076.

La circoscrizione della nuova diocesi comprende i territori che precedentemente facevano parte del gastaldato longobardo di Montella ossia Nusco, Bagnoli Irpino, Cassano Irpino e la stessa Montella. L’opera pastorale di Amato, incentrata sullo sviluppo dell’attività ecclesiastica e sulla caritatevole cura della sua comunità, gli consentono di salire le vette della santità. La strada tracciata da Sant’Amato permette alla diocesi di Nusco di divenire un importante centro della vita religiosa nei secoli a venire e di superare le soppressioni e le riduzioni che subirono le
diocesi irpine nel corso del tempo.

Nel 1818 il territorio della soppressa diocesi di Montemarano, che comprendeva i centri di Castelfranci, Castelvetere e Volturara viene incorporato nella diocesi di Nusco. In seguito, sotto la guida del vescovo Gastone Mojaisky-Perelli, la diocesi di Nusco nel 1973 si affianca all’arcidiocesi di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia.